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La cannella

Un rimedio tradizionale per l'equilibrio glicemico e dei lipidi del sangue.
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La cannella, derivata dall’omonimo albero originario dello Sri Lanka, è una spezia di uso comune utilizzata da molti popoli e culture da secoli, nota nella medicina cinese come rimedio tradizionale per problematiche respiratorie, digestive e ginecologiche.

Circa ogni parte dell’albero trova impiego in ambito medico o culinario e la spezia si presenta con una forma molto particolare, somigliante ad una pergamena, di color nocciola e con aroma leggermente pungente e pepato.

La pianta di cannella presenta due varietà principali: Cinnamonum Zeylanicum (CZ), la cannella di Ceylon, e Cinnamomum Cassia (CC), nota anche come Chinese Cinnamon.

Una delle principali differenze risiede nel contenuto in cumarina (1,2-benzopyrone): questa si ritrova in alte dosi nella CC, esponendo a rischi di salute se consumata regolarmente ed in alte quantità a causa delle proprietà anticoagulanti, cancerogene ed epatotossiche. Al contrario, è certificata la quasi totale assenza del composto tossico nella CZ, da prediligere.


Azione ipoglicemizzante


L'azione risulta evidente sia dall'abbassamento della glicemia a digiuno e post-prandiale, che da quello di emoglobina glicata HbA1c: sembra infatti che la cannella sia in grado di regolare il rilascio di insulina, aumentando anche la sensibilità cellulare all’ormone.


Un importante studio pubblicato su Annals of Family Medicine ha analizzato 543 pazienti cui sono state somministrate dosi di cannella tra i 120 mg ed i 6 g/die, per un periodo che spaziava dalle 4 alle 18 settimane, contrapposta ad un gruppo di pazienti di controllo. I valori considerati sono stati la glicemia a digiuno, l’emoglobina glicata, il valore di colesterolo totale, cLDL, cHDL e trigliceridi. L’utilizzo della cannella è stato associato ad una diminuzione dei livelli di glicemia a digiuno (-24,59 mg/dL), colesterolo totale (-15,60 mg/dL), LDL (-9,42 mg/dL) e trigliceridi (-29,59 mg/dL), mentre è stata associata ad un aumento del colesterolo HDL, noto fattore protettivo (+1,66 mg/dL).


Riduzione dei grassi nel sangue


L'azione si concretizza a livello dei colesterolo totale, colesterolo LDL, colesterolo HDL, e trigliceridi. Il meccanismo mediante il quale CZ contribuisce ad abbassare i livelli dei lipidi ematici sembra essere dovuto ad alcune caratteristiche della spezia: l’alto contenuto di fibre potrebbe determinare un minor assorbimento dei lipidi a livello intestinale, oltre al fatto che l’elevato contenuto in vitamine ed antiossidanti potrebbe agire da stimolante del metabolismo lipidico.


In un importante studio dove è stato determinato l’effetto dell’assunzione di questa sulla glicemia, il livello di trigliceridi, il colesterolo totale, LDL ed HDL in 60 soggetti (30 uomini e 30 donne) affetti da diabete di tipo 2, i valori di glucosio e lipidi sono risultati inferiori rispetto a quelli iniziali e ciò è stato mantenuto in seguito al periodo di wash-out di 20 giorni.

Questi studi testimoniano il fatto che gli effetti della cannella si protraggono nel tempo e che, quindi, sembra non rendersi necessario un intake quotidiano, ma un utilizzo ciclico potrebbe rivelarsi una buona strategia terapeutica.

Dal momento che la cannella non contribuisce all’intake calorico, coloro che sono affetti da diabete di tipo 2 o che coloro che presentano valori elevati di glucosio, trigliceridi, colesterolo totale o LDL potrebbero sfruttarne i benefici privilegiando un’assunzione quotidiana ciclica.

Altre proprietà


Studi in vivo ed in vitro su uomo ed animale hanno dimostrato ulteriore effetti benefici della cannella (CZ), come ad esempio le proprietà antinfiammatorie, anti-microbiche, di riduzione delle problematiche cardiovascolari, di miglioramento delle funzioni cognitive e di riduzione del rischio di cancro del colon. Le proprietà anti-microbiche sono state analizzate contro un’ampia varietà di batteri ed alcuni funghi riportando anche attività contro le forme di candidosi orale.


I dati di cui ad oggi disponiamo testimonino ancora una volta l’importanza della dieta nel contrastare l’incidenza e la gravità di numerose patologie. I prodotti naturali, come le spezie, possono infatti concorrere a migliorare il metabolismo glucidico e le condizioni generali di salute grazie all’effetto ipoglicemizzante ed alla stimolazione del metabolismo lipidico, alzando la barriera antiossidante e le funzioni capillari.

Grazie alla sua estrema versatilità, la cannella può rappresentare un importante alimento da inserire nella dieta, non ultimo perché un cucchiaino contiene 1 mg di ferro, 1 mg di fibre, 28 mg di calcio, vitamina C, K e manganese, rivelandosi quindi un alimento di indubbio interesse dal punto di vista nutrizionale.

 
 
 

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