Il tarassaco
- Eva Baldini
- 14 dic 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Il "dente di leone", una pianta ottima per depurare l'organismo e drenare i liquidi in eccesso. La medicina tradizionale ci dice che "del tarassaco si usa tutto"..vediamo perchè!

Il Tarassaco è una pianta a fiore della famiglia delle Asteraceae. E’ una pianta erbacea e perenne, che si ritrova pressoché ovunque in Italia, con foglie semplici, oblunghe e con margine dentato (ragione per la quale viene anche chiamato “dente di leone”).
Il Tarassaco è ricco di inulina (fibra solubile con effetto prebiotico, utile per migliorare la funzionalità intestinale), flavonoidi, vitamine come la A, B1, B2, C ed E, calcio ed una elevata quantità di potassio.
Le proprietà terapeutiche che vengono riconosciute al Tarassaco sono innumerevoli:
E’ un ottimo coleretico e colagogo, rivelandosi un importante coadiuvante nella produzione di bile e nel favorire il conseguente transito intestinale. L’azione coleretica si svolge anche a livello dell'eliminazione delle sostanze tossiche e dei metaboliti dannosi e prevenendo l’instaurarsi di forme di calcolosi;
La presenza di inulina fa sì che contribuisca a mantenere attiva la flora batterica, cooperando al benessere di tutto l’organismo e costituendosi come “alimento funzionale”;
Favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso, con azione diuretica e depurativa: tale potere diuretico delle foglie di Tarassaco è noto da molto tempo, tanto da essere un rimedio estremamente noto nella medicina popolare contro edemi e ritenzione idrica. I Sali di potassio di cui il Tarassaco è ricco hanno la proprietà di stimolare la diuresi, eliminando i liquidi in eccesso, per cui aprono la strada all’utilizzo non solo contro la ritenzione idrica, ma anche contro cellulite ed ipertensione;
Ha effetto epatoprotettivo, infatti è particolarmente indicato in caso di insufficienza biliare e disturbi digestivi (dispepsia). In particolare, è stato analizzato l’effetto antifibrotico del tarassaco a livello del danno epatico e dell'incremento delle capacità di rigenerazione epatica;
Grazie all’azione depurativa e di drenaggio, il tarassaco mostra anche azione preventiva nei confronti della litiasi biliare, e terapeutica nel confronti della microcalcolosi biliare;
Ha azione contro la stitichezza (stimola le secrezioni di tutte le ghiandole dell’apparato gastroenterico e la muscolatura digerente, con azione lassativa) e la disbiosi intestinale;
Stimola la funzionalità renale;
Ha proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti;
Ha proprietà ipolipidemizzanti e disintossicanti, in quanto favorisce l’eliminazione di trigliceridi, colesterolo ed acido urico;
Contrasta lo sviluppo tumorale: un gruppo di ricerca statunitense ha analizzato l’effetto dell’estratto acquoso di tarassaco sulla progressione e l’invasività tumorale, riportando effetti interessanti;
Ha azione contro l’iperglicemia.
Il tarassaco è generalmente ben tollerato ma, essendo un coleretico e colagogo, non deve essere utilizzato da pazienti che presentino calcolosi biliari, ostruzioni dei dotti biliari, gastrite, ulcera peptica o infiammazioni della cistifellea, in quanto può essere causa di pericolose coliche.
In commercio sono reperibili varie formulazioni sotto forma di tisana, tintura madre e compresse.
Il tarassaco: taraxn = disordine, agitazione + akos = rimedio, ovvero "rimedio contro i disordini e le perturbazioni dell'organismo".




Commenti