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Il caffè verde

Un supplemento ad azione termogenica e di stimolazione dell'azione bruciagrasso: un possibile alleato per la dieta!
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L’obesità rappresenta un problema di salute presente su scala mondiale: più di un terzo della popolazione americana adulta (37,5%) ed approssimativamente il 17% dei bambini ed adolescenti tra i 2 ed i 19 anni è classificata come obesa.

Al giorno d’oggi sono moltissimi i prodotti commerciati con finalità dimagranti, per i quali spesso viene riportata una efficacia quasi straordinaria, e che contribuiscono ad alimentare il redditizio commercio degli integratori alimentari. Tuttavia, l’efficacia di molti di questi prodotti rimane dubbia, in particolare quando si legge che la sola assunzione del prodotto in questione, senza alcun piano nutrizionale e di attività fisica associato, possa garantire risultati straordinari.

Tra questi prodotti si trova anche l’estratto di caffè verde (Green Coffee Extract, GCE).

Il GCE è un supplemento ottenuto dai semi di caffè verde non sottoposti a tostatura (responsabile della perdita di molti nutrienti), contiene naturalmente caffeina ed acido clorogenico, polifenolo antiossidante a cui si ascrivono molte delle proprietà del caffè verde, mantiene il suo naturale colore verde-acido smeraldo e conserva inalterati i principi attivi.

L’efficacia del caffè verde come supplemento in grado di favorire la perdita di peso è sostenuta da varia trial clinici condotti sull’animale e sull’uomo, tanto che questo prodotto viene anche commerciato sotto il marchio commerciale di “Coffee Slender” e “Svetol” e trova ampio utilizzo nell'ambito delle diete dimagranti.



Contenuto in caffeina


Il caffè verde ha un contenuto di caffeina minore rispetto al caffè nero, e questa viene inoltre assimilata in modo più lento e graduale di quella del caffè tradizionale. Nel caffè verde, infatti, questa è legata all'acido clorogenico, che la mantiene in circolo per periodi prolungati durante i quali stimola il metabolismo, oltre ad aiutare la concentrazione mentale, la resistenza fisica (vedi impiego della caffeine negli integratori per lo sport) e contrastando la stanchezza.

A tutti sono note le reazioni avverse dovute all’assunzione di caffeina, come mal di testa, irritabilità, nervosismo, insonnia, vomito, problematiche gastriche ed aritmie cardiache, ma tali problematiche vengono superate con l'utilizzo di caffè verde, dove la caffeina risulta in dose inferiore e, soprattutto, con differente modalità di rilascio.


Azione dimagrante


E’ riportato in letteratura che il consumo di caffè verde sia in grado di indurre nell’adulto cambiamenti in vari marker glicemici e si correli inversamente all’aumento di peso.

Un’importante meta-analisi ha analizzato l’effettiva efficacia dimagrante del GCE rispetto al placebo, evidenziando una significativa perdita di peso nel gruppo trattato con GCE, soprattutto per quanto riguarda l’inibizione dell’accumulo di lipidi (incremento della lipolisi), la glicemia postprandiale che risulta ridotta ed il conseguente calo ponderale.

Ciò viene imputato alla capacità del GCE di ridurre l’assorbimento intestinale di glucosio, meccanismo alla base della sua azione terapeutica: il caffè verde impedisce infatti alle mucose intestinali di assimilare parte degli zuccheri ingeriti.

Ulteriori studi hanno anche riportato che il GCE possa sopprimere l’accumulo di trigliceridi a livello epatico, determinando in tal modo un effetto antiobesità.


Azione antiossidante


E' riportata la capacità di agire come radical scavenger e di aumentare la capacità antiossidante plasmatica in vivo, con importanti implicazioni terapeutiche nella prevenzione delle malattie in cui è coinvolto lo stress ossidativo.


Rispetto al caffè nero, il caffè verde è meno acido, per cui risulta essere meno dannoso nei confronti della mucosa gastrica, contribuisce a regolare la pressione arteriosa, normalizza i livelli di lipidi e previene le malattie cardiovascolari. Favorisce inoltre il transito intestinale, contrastando la stitichezza e promuovendo la disintossicazione dell’organismo.



Dosaggio


L'’intake quotidiano di GCE in un soggetto che beve caffè regolarmente varia da 0,5 a 1 g, tuttavia nei vari trials reperibili in letteratura non viene stabilita l’effettiva dose di GCE da impiegare come supplemento dimagrante. In una meta-analisi pubblicata su Gastroenterology Research and Practice si afferma che spesso, nei trial condotti, manchi un corretto livello di qualità metodologica: in alcuni trial i prodotti vengono arricchiti in GCE, in altri si assume che il GCE sia presente in quanto componente del caffè; per cui si consiglia di seguire le posologie indicate dai diversi prodotti commerciali. Qualunque esse siano, però, per beneficiare dell'azione regolarizzante degli zuccheri nel sangue, è sempre meglio assumerlo prima dei pasti principali.


Ricordiamo che uno stile di vita salutare che includa un aumento dell’attività fisica, una riduzione dell’intake calorico ed una terapia comportamentale idonea rappresenta la base di un corretto programma di gestione del peso, tuttavia alcuni supplementi nutrizionali, come il caffè verde, possono aiutarci nella velocità con cui raggiungiamo il nostro obiettivo!

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