La dieta nelle problematiche ginecologiche

Endometriosi, ovaio policistico, fibromi uterini sono problematiche femminili sempre più comuni, ma come è opportuno alimentarsi quando insorgono?

...Vediamolo insieme!

A livello mondiale le donne sono spesso colpite da problematiche ginecologiche, che possono risultare fortemente invalidanti o limitanti, causando mestruazioni abbondanti, dolore pelvico, anovulazione, alterazioni ormonali fino all'infertilità.

Sfortunatamente non esiste un trattamento medico risolutivo, ma le terapie risultano efficaci fin tanto che sono assunte, mentre all'interruzione della terapia la problematica tende spesso a ripresentarsi.

In questo campo, vediamo cosa può fare l'alimentazione e come, quindi, possiamo aiutarci da sole!

Fibromi uterini

I fibromi sono neoformazioni benigne a prevalenza di collagene, la cui insorgenza aumenta con l'età, è favorita dall'aumento di peso (si parla del 20% di rischio in più ogni 10 kg di peso corporeo), dal non avere figli e dall'appartenere ad un'etnia di colore.

Il consumo di frutta e verdura risulta protettivo in modo proporzionale al numero di porzioni consumate, in quanto sembrano inibire i meccanismi infiammatori che portano alla crescita del fibroma. Al contrario, bassi livelli di vitamina D ed A sembrano predisporre all'insorgenza.

I grassi animali dovrebbero essere ridotti, in modo tale da non favorire lo stato infiammatorio, come anche l'eccesso di alcol.

Endometriosi

Con questo termine si intende la crescita anomala di endometrio all'esterno dell'utero, dove dovrebbe essere localizzata. Questo tessuto è soggetto, ovunque si trovi, ai cicli di crescita ormonali, per cui i tessuti possono aumentare e ridursi di dimensioni: unico modo per bloccare questo meccanismo è la pillola anticoncezionale.

Come per i fibromi, un consumo elevato di frutta e verdura si associa ad un minor rischio, come livelli elevati di vitamina C, A e, soprattutto, vitamina D.

Anche un elevato consumo di carne e soia sembra associato ad una maggior insorgenza di endometriosi, mentre si evidenziano ruoli protettivi per il resveratrolo (vino rosso), l'epigallocatechina gallato (the verde) e la curcuma.

Ovaio policistico (PCOS)

E' una sindrome caratterizzata da disfunzioni ovulatorie, alterazioni ormonali e presenza di multiple formazioni a livello ovarico, con possibili ripercussioni negative su fertilità e metabolismo insulinico. L'insulina, infatti, nella donna con PCOS è spesso alterata, con insulinoresistenza che predispone a diabete di tipo 2 e sovrappeso. Inoltre, gli ormoni maschili possono prevalere rispetto alla media, determinando acne, irsutismo ed alopecia.

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Fondamentale, oltre alla gestione qualitativa dell'alimentazione, per tutte queste problematiche risulta quindi il controllo dei carichi glicemici dei pasti, il corretto frazionamento, la gestione dei ritmi circadiani (l'accumulo di peso risulta diverso se la prevalenza di cibo è assunta al mattino o la sera) e l'inserimento regolare dell'attività fisica, preferibilmente aerobica.

Anche una moderata perdita di peso ed una dieta a base di frutta, verdura, cereali integrali e legumi può essere sufficiente a ridurre la glicemia e l'insulinoresistenza, migliorando il quadro ormonale e riducendo gli androgeni (ormoni maschili).

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Tra gli integratori in grado di migliorare la sensibilità all'insulina un ruolo fondamentale è assolto dall'inositolo, in grado di rendere i tessuti maggiormente sensibili all'azione dell'insulina, riducendo l'insulinoresistenza, che determina uno stato infiammatorio ed una maggior predisposizione all'accumulo di grasso.

Ad oggi, nonostante manchino studi osservazionali sufficientemente precisi, è ampiamente dimostrato a livello epidemiologico come un'alimentazione bilanciata sia in grado di contenere il rilascio di insulina, cui i tessuti femminili risultano estremamente sensibili come stimolo alla crescita anomala, che caratterizza tutte le problematiche prese in esame.

In presenza di tali disturbi è sempre fondamentale rivolgersi ad un nutrizionista di fiducia!